venerdì 22 marzo 2013

Carolina Fernández Castrillo - Dall'“animale metallico” futurista a GPF Bunny: transgenesi, arte e società

Carolina Fernández Castrillo - Universidad a Distancia de Madrid, España

Dall'“animale metallico” futurista a GPF Bunny: transgenesi, arte e società


ABSTRACT
  
All'inizio del XX secolo, l’influenza esercitata nell’immaginario collettivo dalle nuove certezze scientifiche e dalla crescente presenza dei media risultò essenziale per introdurre il binomio arte-tecnologia. I futuristi ebbero successo nell’esprimere il loro presente con le immagini del futuro, formulando il mito del progresso come utopia della nuova era.

Sin dall'inizio, la simbiosi tra uomo e macchina fu una realtà totalmente assunta dai futuristi. Tra chirurgia, fantascienza e cibernetica, nel Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912) Marinetti annunciò l'avvento dell'“uomo meccanico dalle parti intercambiabili”, anticipando così le protesi tecnologiche. Nel 1915 Giacomo Balla e Fortunato Depero dichiararono la necessità di ricreare integralmente l'universo attraverso paesaggi artificiali e la creazione dell'“animale metallico”.

In questo modo, l’avanguardia italiana antecipava le future pratiche biotecnologiche e, allo stesso tempo, riusciva a entrare nella società dell’epoca costituendosi come strumento della contemporaneità, stabilendo così le basi del nuovo rapporto dell’individuo con la nuova realtà.

A partire dal contributo futurista, passeremo in rassegna le pratiche artistiche in puro stile cyberpunk di Stelarc, Marcel.lí Antúnez Roca, Matthew Barney e le polemiche opere bio-artistiche di Eduardo Kac.


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Carolina Fernández Castrillo. Docente di Media Studies presso l'Universidad a Distancia de Madrid (UDIMA), dirige il Master in Comunicazione Digitale ed il gruppo di ricerca Visual Media and Digital Communication (UDIMA). Dottore europeo di ricerca cum laude presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM) e l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. La tesi di dottorato Il Futurismo come ricostruzione 'poliespressiva dell'universo: dal cinema alla condizione postmedia ha ottenuto il 'Premio Extraordinario de Doctorado UCM' e Menzione del Royal Complutense College, Harvard University (USA). È stata ricercatrice a Yale University (USA), ZKM Center for Art and Media (Germania) e Universiteit Utrecht (Olanda); relatrice in convegni e seminari internazionali e autrice di diversi scritti in materia di futurismo e cultura digitale. Ha anche lavorato come curatrice di eventi culturali e critica di arte specializzata in Futurismo e New Media Art: Lápiz. Revista Internacional de Arte Rinconete (Centro Virtual Instituto Cervantes), etc.

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