Maurizio Scudiero - Curatore Archivio Depero di Rovereto
Depero, la Pubblicità e la Pop-Art
ABSTRACT
Depero, assieme a Balla, con il manifesto Ricostruzione futurista dell’universo del 1915 ha dato quella che è ormai universalmente considerata la “vera” svolta del Futurismo per divenire un’avanguardia modernista.
Cosa vuole dire questo? Questo significa che sino a quella data il Futurismo stesso non aveva compreso le sue potenzialità sistemiche in quanto si era “confinato” entro gli ambiti canonici di Pittura e Scultura.
Ma in quel manifesto si gettavano le basi “operative” che superassero quella visione (e quella pratica) pitturo-centrica, per applicare la creatività e l’invenzione futurista a più ambiti ed a più livelli di contenuto estetico. Così, la nuova “vetrina” dei futuristi non fu più la galleria ma la… strada. Infine, la spinta definitiva all’effettivo ingresso dell’arte nella vita quotidiana venne con l’apertura delle cosiddette “case d’arte futuriste”, ma soprattutto con quella di Depero, che si applicò alla Pubblicità, alla decorazione ed al design con attitudini seriali e pre-Pop. Come sarà facile oggi verificare.
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Architetto e storico dell'arte moderna (Rovereto, 1954).
Ha studiato Arte Moderna con Mario de Micheli ed Estetica con Dino Formaggio, interessandosi particolarmente alle avanguardie storiche del Novecento e soprattutto al Futurismo, nell'ambito del quale è divenuto specialista dell'opera di Fortunato Depero, R.M. Baldessari, Renato Di Bosso, Ivano Gambini ed altri. Si interessa inoltre anche alla letteratura d’avanguardia russa, allo studio della grafica delle avanguardie storiche, dal Costruttivismo alla Bauhaus e alla storia del manifesto italiano sul quale ha curato alcune mostre tematiche in Italia (tra queste: ”Manifesti Italiani dall’Art Nouveau al Futurismo”, al Palazzo delle Esposizioni di Roma e poi a Milano, 1997; “Marcello Dudovich” al Museo di Arezzo, 2002) ed all’estero (“Planespotting”, Estorick, Londra 2002; “Wings of Italy”, Aerospace Museum, New York, 2003 e quindi “Daley Centre, Chicago, 2003).
Ha organizzato oltre cento mostre in musei e gallerie private e ha pubblicato circa 200 tra libri, cataloghi e pubblicazioni di critica d'arte e grafica applicata.
È stato membro del comitato scientifico del Wolfsonian Institute di Miami e consulente per il Futurismo della Yale University di New Haven, CT (USA). Ha scritto a lungo sulla pagina culturale de “Il Giornale” di Milano. È il coordinatore scientifico del Movies & Comics Archive di New York curatore dell’Archivio Depero di Rovereto.
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