Eredità vissuta come pensiero vivente
ABSTRACT
L’intervento esamina la tematica del convegno e paragona il termine di “eredità” ad una partita di bilancio, in cui le due voci dell’entrata e dell’uscita vertono, da una parte, sulla validità delle idee e dei principi fin ora perseguiti e, dall’altra, sui valori degli investimenti che resteranno stabili nel prossimo futuro. Vengono infatti esaminati gli aspetti salienti del Futurismo storico con riguardo alle idee, indubbiamente di ordine filosofico e che hanno consentito e consentono alle nuove generazioni di rappresentare, in una mutata realtà estetica e scientifica, il “pensiero vivente” nella e per la continuità del Futurismo.
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Nato a Crotone nel 1926, vive a Roma, ove esercita l’attività di giornalista e critico. È presidente del Centro Studi Futurismo-Oggi e segretario generale del Sindacato Libero Scrittori Italiani, già collaboratore del periodico “Futurismo-Oggi”, diretto da Enzo Benedetto e direttore dei “Artecrazia futurista”. Ha realizzato 24 convegni studi sul Futurismo e sulla Cultura italiana nella Sala “Bologna” del Senato della Repubblica, nonché rassegne sul Futurismo a Roma, Lecce, Crotone, Lamezia Terme. È autore, tra gli altri volumi, di: Per un’ideologia del Futurismo (Volpe, Roma 1970); Le cento anime di F.T. Marinetti (Cartia, Siracusa 1977); Sironi tra Futurismo e Metafisica (Belriguardo, Ferrara 1993); Boccioni dal Meridione all’Europa (Belriguardo, Ferrara 1977); Un secolo futurista (Nemapress, Alghero 2009).
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