lunedì 1 aprile 2013

Antonella Pesola - Arte sacra futurista: esempi di eredità e attualità


Antonella Pesola, responsabile della Biblioteca della Galleria Civica d’Arte Moderna di Spoleto “Giovanni Carandente”
Arte sacra futurista: esempi di eredità e attualità

ABSTRACT

Il tema del sacro nell’arte futurista si sviluppa soprattutto negli anni Trenta. Anche se ha vissuto a livello storiografico  molta trascuratezza, questa tematica è stata considerata da molti studiosi uno strascico ormai privo di vitalità del movimento futurista.  In realtà l’introduzione di temi spirituali risponde ad un ampliamento di interesse per ogni forma espressiva già postulata con il manifesto Ricostruzione futurista dell’Universo di Balla e Depero nel 1915. Uno dei maggiori rappresentanti e portato ad esempio nel Manifesto dell’Arte sacra futurista del 1931 fu Gerardo Dottori, che sviluppando una aeropittura lirica esaltata dalla natura ispirò lo stile di “seguaci” attivi dagli anni settanta come Alessandro Bruschetti e Nello Palloni che ebbero varie commissioni ecclesiastiche tra le Marche e l’Umbria. Sempre dalla lezione di Dottori, Giuliano Giuman interpreta nella contemporaneità il sentimento religioso attraverso una estremizzazione delle valenze simboliche della luce e del colore.  Sulla scia di altre definizioni culturali Ugo Nespolo propone nell’arte sacra una definizione dei temi e degli spazi secondo una nuova “ricostruzione futurista”. 

---

Nata a Cremona nel 1964 si è Laureata in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Perugia e poi Specializzata in Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Siena col massimo dei voti, sotto la guida di Enrico Crispolti. Si è occupata attivamente di campagne di schedatura in collaborazione con la Regione Umbria, la Soprintendenza ai Beni Artistici dell’Umbria e la Diocesi di Perugia-Città della Pieve. Si è dedicata dal 1995 anche alla Biblioteconomia ed Archivistica. Nella professione di bibliotecaria fino al 2012 è stata responsabile della Biblioteca della Galleria Civica d’Arte Moderna di Spoleto “Giovanni Carandente”, dove ha organizzato anche attività culturali. Si impegna da vari anni negli studi storici artistici collaborando con diversi istituti di ricerca, riviste anche con una attività di critica militante, pubblicando regolarmente dal 1993. Le sue ricerche hanno riguardato in particolar modo il Secondo Futurismo specie nei suoi sviluppi in Umbria, è tra i fondatori dell’Associazione culturale Archivi Gerardo Dottori di Perugia. Tiene dal 2011 una rubrica d’arte sacra contemporanea sul trimestrale “Contemporart”.

Nessun commento:

Posta un commento